Facebook contro i deepfake: nel mirino i video manipolati

08-Gen-2020  

Nuova stretta di Facebook in materia di sicurezza e veridicità dei contenuti. La novità introdotta e fortemente voluta da Mark Zuckerberg rientra nell'ambito del progetto Deepfake Detection Challenge abbracciato anche da altri colossi come Microsoft e Amazon. Il social network ha annunciato che eliminerà dalla piattaforma i contenuti "manipolati allo scopo di ingannare". Nel mirino, dunque, i cosiddetti deepfake, cioè i video che, grazie all'intelligenza artificiale, permettono di sovrapporre due volti, creando un potenzialmente pericoloso effetto "scambio di identità", perché è possibile far dire a un qualsiasi personaggio frasi che non ha mai pronunciato. 

Facebook VS Deepfake

Il momento è delicato dal punto di vista politico e la rete e i social sono diventati talmente importanti da essere considerati una minaccia. Non arriva a caso l'annuncio di Mark Zuckerberg e la nuova battaglia di Facebook contro i deepfake: tutte le piattaforme sono sotto pressione e chiamate a fare pulizia di contenuti fasulli ingannevoli in vista soprattutto delle elezioni presidenziali americane di fine anno

In un post firmato dalla vicepresidente del Global Policy Management, Monika Bickert, Facebook ha comunicato che rimuoverà i contenuti modificati:

che probabilmente indurrebbero a pensare che un soggetto del video abbia detto parole che in realtà non ha pronunciato. Sebbene siano ancora rari su internet (i deepfake, ndr) rappresentano una sfida significativa per la nostra industria e per la società.

Stesso trattamento, dunque la rimozione, anche per i video modificati tramite AI o machine learning in cui vengono sovrapposti o aggiunti elementi, ad esempio per realizzare video di stampo pornografico, ma col volto di persone famose. 

Non fanno parte di queste restrizioni i video parodia e satirici: di base, l'intento è eliminare solo quei video dove vi è distorsione del messaggio o delkla finalità iniziale. 

Per capire se un video è manipolato, la compagnia ha a disposizione una squadra composta da 50 partner mondiali specializzati in fact checking in 40 lingue diverse. E la battaglia non si esaurisce qui. Proprio il mese scorso Facebook si è alleato con Reuters per creare un corso online di supporto ai giornalisti, per aiutarli a non cadere nell'inganno delle fake news e dei deepfake, efficiente stratagemma per veicolare informazioni false e a volte talmente perfetti da sembrare veri

Autore: Giuseppina Dente