Dente è il disco omonimo del cantautore, all'anagrafe Giuseppe Peveri a sei anni di distanza dal precedente album, Canzoni per metà, del 2016.
Dente
Il 2020 sarà un grande anno per Dente, tornato finalmente sulla scena musicale dopo un periodo di assenza che cominciava a pesare sui fan. Per il nuovo anno il cantautore non in progetto un tour nelle città italiane per presentare il suo nuovo lavoro, che si intitola proprio Dente. Si tratta del settimo album di inediti del cantautore fidentino e rappresenta un’evoluzione importante della sua carriera discografica. Le undici tracce, infatti, rivelano una certa maturità stilistica, un pop semplice, come al suo solito, ma testi meno improntati ai giochi di parole che avevano caratterizzato la sua precedente produzione.
Prodotto da Federico Laini e Matteo Cantaluppi e arrangiato dallo stesso Dente insieme a Laini e a Simone Chiarolini, Dente è per ammissione stessa del cantautore un progetto discografico su cui punta molto e significativo per lui, umanamente e artisticamente:
È un disco molto diverso dai precedenti ed è quello che ha avuto la gestazione più lunga. Ho abbandonato la mia “retromania” per lavorare su un disco che suonasse più contemporaneo. Sono stati anni strani ed è normale che abbia sofferto davanti a certi cambiamenti. Ho sentito di aver perso un treno.
Un cambiamento importante, che ovviamente incide sulle sonorità del disco, è l'abbandono della chitarra a vantaggio del piano.
Sono tutte canzoni scritte in momenti diversi, l’approccio alla scrittura è stato continuativo rispetto al passato, ho praticamente scritto tutti i giorni: è un consiglio che mi è stato dato e ho voluto seguirlo. Tutti i brani emanano una freschezza, grande merito va al lavoro di Cantaluppi, un’atmosfera che voglio trasmettere anche dal vivo, per questo abbiamo arrangiato in una chiave più pop anche brani vecchi. Durante i concerti ci saranno anche dei momenti inediti, in cui canterò senza suonare nulla.
Su Instagram Dente ha ringraziato la squadra con cui ha lavorato per realizzare l'album:
Ho scritto queste canzoni e ci ho messo la faccia ma questo disco è il frutto di un lavoro di squadra e per questo voglio ringraziare chi lo ha reso possibile. Il grazie più grande va Federico Laini che ha prodotto le canzoni con grande sensibilità e rispetto e mi ha riportato sulla strada in un momento in cui stavo perdendo l’orientamento. Abbiamo trascorso nel suo studio buona parte dell’inverno scorso arrangiando queste canzoni con il prezioso aiuto del maestro Simone Chiarolini che non avendo profili social impiega bene il suo tempo e infatti è un bravissimo musicista. Grazie a Matteo Cantaluppi che ha diretto i lavori a Il MonoStudio prendendo in mano questo lavoro e trasformandolo in qualcosa di migliore. Grazie a Ivan Antonio Rossi che ha registrato e mixato tutto il disco e Giovanni Versari che lo ha masterizzato. Michele Carrara che ha suonato la batteria e lo farà anche nei concerti.