Non si placano le polemiche in merito al prossimo Festival di Sanremo, in programma dal 4 all'8 febbraio. Manca pochissimo eppure la bufera pare non arrestarsi e dopo quella che ha investito in pieno Amadeus, è adesso la volta di uno dei cantanti in gara.
Il presentatore della kermesse si è reso protagonista di alcune infelici esternazioni, nel corso della conferenza con la stampa: frasi giudicate sessiste, gravi e pericolose, tra l'altro proferite proprio mentre presentava ai giornalisti le donne che lo affiancheranno sul palcoscenico dell'Ariston.
E a salire sul palcoscenico, per esibirsi e gareggiare, sarà anche il rapper Junior Cally. La sua partecipazione al Festival, però, e nello specifico alcuni testi delle sue canzoni, hanno attirato l'attenzione e non in positivo: testi volgari, violenti, sessisti.
Cosa deciderà di fare la Rai?
Junior Cally: la polemica
Elisabetta Scala, Vice Presidente e Responsabile Osservatorio Media Moige (Movimento Italiano Genitori), si è così espressa in merito alla partecipazione al Festival di Sanremo del rapper Junior Cally:
Via da Sanremo il rapper che attraverso i suoi testi violenti e volgari, inneggia al consumo della donna come oggetto del proprio piacere e alla violenza contro di essa. Il pubblico familiare non può accettare chi manda un messaggio offensivo, degradante e devastante contro le nostre figlie. In questo momento non abbiamo certo bisogno di cantanti che inneggino all’odio ed alla violenza. Abbiamo bisogno di messaggi di rispetto, di sentimenti di amore autentico, valori decisamente diversi dai testi di certe canzoni. Come genitori, crediamo che il problema della violenza sulle donne sia serio e sia anche culturale. Le parole hanno un peso e chi le esprime ne è responsabile.
Dello stesso parere è anche la Regione Liguria. All'unanimità il Consiglio regionale ha approvato stamane un ordine del giorno per chiedere alla Rai di ritirare immediatamente l'invito al trapper romano Junior Cally a partecipare alla kermesse, giunta quest'anno alla sua 70esima edizione. Già ieri, il presidente Toti sui suoi social si era così espresso:
Come Regione Liguria, partner istituzionale del Festival, esprimiamo condanna per le sue parole e riteniamo che si debbano prendere al più presto dei provvedimenti. L'odio verso le donne non ha nulla a che vedere con la libertà di espressione artistica.
E in sole 24 ore ha superato le 20mila firme la petizione lanciata su Change.org da Carmen Cera a nome dei docenti del Liceo Scientifico Nicolò Palmeri di Termini Imerese, per chiedere alla Rai di non fare esibire sul palco di Sanremo il rapper Junior Cally per i contenuti del brano, che utilizza un linguaggio sessista, oltraggioso e pericoloso. Nella petizione si legge:
Noi, con la sua esclusione dalla kermesse sanremese, ribadiamo che la violenza sulle donne deve essere combattuta pubblicamente ed esplicitamente soprattutto a livello culturale e che i media hanno in questo un ruolo fondamentale, affinché il lavoro quotidiano degli educatori non venga vanificato in nome delle leggi del mercato.