La pandemia e l'emergenza sanitaria hanno fatto sì che si mettesse in moto, sin da subito, la macchina della solidarietà. Grande vicinanza, emotiva ed economica, è stata data ai medici e alle strutture sanitarie impegnate nella lotta al Covid, sia ospedali (sul fronte della cura dei pazienti ricoverati, soprattutto in terapia intensiva) che istituti di ricerca (sul fronte del tanto famigerato vaccino). Anche i colossi del mondo della tecnologia si sono dati da fare per sostenere il settore sanitario.
Le donazioni dei giganti
Ad aprile somme ingenti sono state versate da Facebook, Amazon, Apple, Microsof e Netflix per sostenere le strutture sanitarie e i medici in prima fila nella lotta alla pandemia. Ma la fetta più ingente delle donazioni spetta a Google. Sommando le donazioni fatte dai primi 5, non si arriva neppure alla metà di quanto donato da Big G.
Sua maestà Google, infatti, ha messo sul piatto (fino ad aprile) la bellezza di 906,8 milioni di dollari. Questa cifra è a tutti gli effetti un record, la somma più alta versata in quel periodo dal settore high tech, per combattere la pandemia.
I dati sono stati sviluppati dalla società tedesca Statista (Coronavirus: Impact on the tech industry worldwide), che ha stilato una sorta di classifica dei più generosi e solidali.
Al secondo posto, dunque dopo Google, c'è Cisco, che ha sborsato 224 milioni di dollari. Una donazione altissima, ma che facendo due calcoli ammonta a neppure il 25% di quanto donato da Google. Spetta poi a Facebook la medaglia di bronzo, coi suoi 122 milioni.
Seguono: Netflix (100 milioni), Amazon (31 milioni), Apple (poco più di 15 milioni). Chiudono la classifica Microsoft (6,9 milioni di dollari), Dell (4,1 milioni) e Hp ("solo" un milione di dollari).