Il 7 febbraio è la Giornata Nazionale contro il Bullismo e il Cyberbullismo. Il tema è caldo e le istituzioni ne hanno compreso la portata, così come i social network.
La proposta di legge passata in questi giorni dalla Camera al Senato promette tolleranza zero contro il fenomeno e prevede pene fino al carcere per i maggiorenni e l’allontanamento dalla famiglia per i minorenni. Anche i social network stanno sperimentando soluzioni che possano porre un freno alla situazione e al crescendo di odio e violenza che domina la rete.
Alcuni dati
I dati che riguardano il bullismo e il cyberbullismo sono preoccupanti: oltre il 50% dei ragazzi tra gli 11 e 17 anni ha subito episodi di questo tipo. E ovviamente smartphone, internet e social network hanno un ruolo fondamentale: il 22,2% di chi usa quotidianamente il cellulare ha ammesso di essere stato vittima di cyberbullismo. Innegabile il ruolo che la scuola la famiglia possono e devono avere, per contrastare questo fenomeno. Gli stessi ragazzi intervistati, ben il 72,6%, hanno detto di ritenere giusto ricevere un'educazione sull'uso della rete, ma solo nel 55% dei casi vengono fornite regole comportamentali e limitazioni. I dati sono della Società Italiana di Pediatria Preventiva e Sociale.
Bullismo e social
Ha fatto discutere la decisione di TikTok di limitare la visibilità dei post di utenti obesi o disabili, ritenendoli "soggetti altamente vulnerabili al cyberbullismo". Una scelta che ha indignato, perché ha fatto passare le vittime (o possibili vittime) per colpevoli, punibili solo perché più deboli, lasciando indifferenti i bulli. Difatti pochi giorni dopo la diffusione di questa notizia, il social ha invertito la rotta.
Twitter, invece, ha pensato a restrizioni sui commenti: sperimenta quest’anno, infatti, la possibilità di consentire agli utenti di decidere chi può rispondere ai loro tweet, ponendo restrizioni e limitazioni a gruppi di persone.
Un video contro il bullismo
In occasione della Giornata Nazionale contro bullismo e cyberbullismo Terre des Hommes (fondazion in prima linea per proteggere i bambini di tutto il mondo dalla violenza, dall’abuso e dallo sfruttamento e per assicurare loro educazione, cibo e cure mediche) presenta il video @pri gli Occhi# del regista Stefano Girardi e realizzato dalla casa di produzione Moovie On.