Facebook premia le eccellenze dell'ingegneria informatica: 10 sono italiani

20-Nov-2019  
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Quando viene riconosciuto il talento dei giovani è sempre una grande soddisfazione, perché loro rappresentano il futuro, la speranza. Le eccellenze italiane sono universalmente riconosciute in tanti settori, dalla medicina alla scienza, anche se spesso non adeguatamente considerate  e sostenute in patria. Non a caso, si parla con tristezza di "fuga di cervelli", come è stata ribattezzata. . 

Ingegneri informatici italiani premiati da Facebook

Tempo fa Facebook ha indetto un concorso internazionale per ingegneri del software, capaci di progettare e far funzionare programmi per pc e smartphone. Nei giorni scorsi l'azienda ha reso noti i vincitori dei Testing and Verification research awards. In tutto sono 23 e 10 di questi sono italiani. Si tratta di ingegneri informatici che in questo momento sono volati fino a Londra a ritirare il premio per lo sviluppo conferito loro da Mark Zuckerberg.

Si tratta di un fondo stanziato per portare a termine ricerche scientifiche e e progetti tecnologici, pari a circa 45000 euro. 

I talenti in questione provengono da tutta Italia ma lavorano principalmente all'estero, presso università e istituti di ricerca. Questi i loro nomi: Filomena Ferrucci, Pasquale Salza e Valerio Terragni; di Alessio Gambi; di Mattia Fazzini, Alessandra Gorla e Alessandro Orso e di Antonia Bertolino, Emilio Cruciani e Roberto Verdecchia.

Tutti sono stati ritenuti particolarmente brillanti e meritevoli dal team di Mark Zuckerberg, il quale ha deciso di sostenere i loro progetti e le loro ricerche in materia di software, app, piattaforme online, sistemi di verifica. Sono tutti argomenti che l'azienda ha molto a cuore, visti soprattutto i recenti problemi e malfunzionamenti avuti con Instagram e WhatsApp.

Con il riconoscimento ricevuto e, ovviamente, con la somma di denaro a loro destinata, i ricercatori potranno portare avanti i loro studi e sviluppare al meglio le loro ricerche, magari spingendosi verso nuove frontiere ancora inesplorate. 

Autore: Giuseppina Dente